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lunedì 31 dicembre 2007

BUON ANNO !!!

sabato 22 dicembre 2007

Bidplaza

Poco tempo fa,non ricordo nemmeno piu' come, mi sono imbattuto in questo sito...E' un portale che si occupa di vendere oggetti all'asta (tipo ebay) ma che ha come particolarita' il fatto che vince l'asta chi fa l'offerta piu' bassa,o meglio, chi fa l'offerta unica piu' bassa...sembra incredibile anche perche' gli oggetti venduti sono anche di un certo valore (auto, pc ecc...), ma ovviamente il loro guadagno l'hanno studiato bene. Infatti per poter accedere alla pagina per inoltrare la propria offerta bisogna pagare 2 eurini, che vengono scalati dal deposito virtuale che si crea al momento dell'iscrizione,analizzando quindi il numero di offerte fatte per gli oggetti gia' venduti e moltiplicando per i 2 euro si scopre il guadagno e quindi il motivo del poter vendere all'offerente minore...E' quindi palese che si tratta solamente di un gioco basato sulla fortuna senonche' leggendo i nomi degli ultimi vincitori sorge un dubbio,se effettivamente si tratta solo di fortuna com'e' possibile che i vincitori siano quasi sempre gli stessi?...bah...non vorrei azzardare una conclusione pero' a questo punto mi piacerebbe sentire la versione di uno dei vincitori. A dire il vero con una ricerca in rete,un mesetto fa, sono riuscito a trovare l'indirizzo mail di uno dei tanti...ho quindi chiesto informazioni sul sistema ... risposta? La sto ancora aspettando "fiducioso"....

venerdì 21 dicembre 2007

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mercoledì 19 dicembre 2007

...siamo poveri.....ahimè

Italiani, siamo diventati poveri. A tal proposito abbondano ricerche, indagini, articoli che fotografano una realtà veramente drammatica: famiglie che non riescono più ad arrivare a fine mese, a pagare il mutuo, si risparmia sulla spesa, i discount e i negozi dei cinesi sono presi d'assalto, ormai anche le classi medie devono rinunciare al loro abituale standard di vita per far quadrare i conti. Il futuro delle nuove generazioni è stato ipotecato alle banche, negli ultimi 5 anni l'indebitamento delle famiglie italiane è aumentato dell'81,5% arrivando ad un livello medio di 14.800 Euro. Una volta eravamo un popolo di risparmiatori, adesso siamo costretti ad indebitarci per andare avanti. I salari in Italia sono tra i più bassi in Europa, e in termini di potere d’acquisto addirittura inferiori a quelli della Grecia e superiori, in Europa, solo a quelli del Portogallo. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Eurispes intitolata «Povero lavoratore». Fortunatamente, in questo scenario desolante c'è ancora una nota positiva. Non tutti gli italiani, infatti, sono ridotti con le pezze al culo, c'è ancora una categoria che resiste ed anzi è primissima in tutte le classifiche: i politici. Loro battono tutti. Guadagnano quasi il doppio di tedeschi e inglesi, quasi il triplo dei francesi, quasi il quadruplo degli spagnoli, addirittura quindici volte di più degli ungheresi. E poi sono di più, hanno più macchine blu, più privilegi, più impunità. Insomma, sono imbattibili. Basti pensare che quel pidocchioso di Bush alla Casa Bianca per gestire il mondo si deve accontentare di 500 addetti, Napolitano al Quirinale per fare cosa non si sa ne ha 2158.

Beh, come si suol dire, la qualità si paga. E andiamoci a guardare allora i risultati questa «classe politica di qualità»:

  • il potere d'acquisto degli stipendi italiani come abbiamo visto è penultimo in Europa (ultimo Portogallo);
  • italia fanalino di coda dell'Europa per la crescita del Pil: 1,8% quest'anno contro il 2,5-3,0% previsto per l'area Euro;
  • penultimi in Europa nell'innovazione tecnologica (ultima Grecia);
  • ultimi nel benessere sociale tra i paesi industrializzati;
  • siamo penultimi anche negli indici di percezione e propensione alla Corruzione (ultima Grecia);
  • siamo ultimi e unico paese in Europa la cui informazione è classificata solo «partly free» (parzialmente libera);
  • ultimi in Europa nella classifica OCSE sulla scuola. Le scuole private addirittura risultano tra le ultime al mondo;
  • siamo tra i primi in Europa per gli incidenti sul lavoro (1 morto su 5 è italiano), 1400 caduti sul lavoro è la stima per il 2007;
  • primi, anzi primissimi nelle condanne della Corte europea alla Giustizia civile e penale: su un totale di 5688 condanne 2612 sono per l'Italia. Un record;
  • altri risultati disastrosi emergono dalle statistiche su sicurezza, criminalità organizzata, evasione fiscale, ambiente, occupazione giovanile, meritocrazia, fiducia nel futuro.
Vogliamo farci due conti di quanto ci costano questi disastri? Magari così capiamo anche perché siamo diventati poveri? Alcuni numeri sono disponibili, altri purtroppo no:
  • sprechi e privilegi: una timida, ma comunque lodevole proposta di legge dei senatori Salvi e Villone consentirebbe di tagliare i costi della politica di 6 miliardi di euro l'anno, vale a dire 275 euro a famiglia;
  • la corruzione ci costa 50 miliardi di euro secondo Transparency International, riducendola ad un livello degno di un paese civile, diciamo almeno della metà, si risparmierebbero 25 miliardi che fanno 1146 euro a famiglia;
  • le mafie fatturano 90 miliardi di euro all'anno, il 7% del Pil, numeri semplicemente impensabili negli altri paesi europei, dove in molti casi la criminalità organizzata praticamente non esiste. Se lo Stato la smettesse di dare filo da torcere ai magistrati antimafia – vedi De Magistris – e cominciasse a darlo ai mafiosi, magari riusciremmo a ridurre il fenomeno mafioso ad un comunque «dignitosissimo» fatturato di 30 mld l'anno, restituendo 2752 euro a famiglia.
E quanto ci costano la fuga dei cervelli? La piaga delle raccomandazioni? L'impunità sostanziale per tutti i reati finanziari e contro la pubblica amministrazione? Il mostruoso assenteismo e gli stipendi d'oro dei «manager» nel pubblico impiego? I reati ambientali? I conflitti di interessi?
L'Italia è un paese potenzialmente ricco e pieno di risorse, ma purtroppo una Casta formata da politici, poteri forti dell'economia, giornalisti, certi magistrati, in alcuni casi la criminalità organizzata si sono impadroniti delle leve del potere e delle risorse economiche del paese. L'Italia non è più una res pubblica, è diventata una res privata a uso e consumo della Casta che siede ai posti di comando.

Qui non si tratta più di scegliere tra Prodi e Berlusconi: questa classe politica oramai non è più capace di riformarsi, hanno le mani legate da troppi inciuci, compromessi, ricatti reciproci. Questa classe politica va azzerata. Non lo dico io, lo ha detto il più noto politologo italiano al mondo: Giovanni Sartori. La Casta sta distruggendo l'Italia. Ma una parte della società civile non ci sta. E prova a resistere. Volontà Popolare è tra questi. Per favore smettiamola di farci fregare!

(fonte:volontàpopolare.it)

mercoledì 5 dicembre 2007

i flop della tecnologia

Curioso queto articolo tratto da Repubblica.it che descrive i più famosi e "pericolosi" flop della tecnogia moderna.... :

1983, sfiorato il conflitto mondiale. Il sistema di allarme sovietico invia informazioni sbagliate e si sfiora la 3 guerra mondiale. Tutta colpa di un bug nel software del sistema di allarme sovietico, che rileva cinque missili balistici in arrivo dagli Stati Uniti. Meno male che l'ufficiale di turno, Stanislav Petrov, ha un sospetto e fa ulteriori controlli: non avrebbe avuto senso - spiega poi - per gli Stati Uniti attaccare con soli cinque missili. Ed ha ragione: non è vero.

1990, il crollo della rete At&T. Un piccolo problema meccanico in una stazione della compagnia telefonica provoca la "caduta" di 75 milioni di telefonate, cui nessuno risponde a causa del guasto, che poi contagia a catena anche diversi altri centri della compagnia, provocandone il blocco. Nessun hacker, solo colpa di una linea di codice difettosa aggiunta durante un processo di upgrade del software. Per avere un'idea delle conseguenze basti pensare all'American Airlines, che per colpa di questo bug ci rimette qualcosa come 200mila prenotazioni.


1996, l'esplosione dell'Ariane 5. Il nuovissimo razzo con annesso satellite europeo salta in aria pochi secondi dopo il lancio per il suo viaggio inaugurale. L'autodistruzione viene provocata dal software interno che per un errore cerca di inserire un numero da 64 bit nello spazio di uno da 16. Costo del disastro: 8 miliardi di dollari.

2006, software incompatibili sull'Airbus A380. Quando un programma non parla con un altro sono guai. Come in questo caso, quando c'è un errore di comunicazione fra due delle organizzazioni del consorzio per la produzione di uno dei più grandi aerei passeggeri europei. Una fabbrica di Amburgo usa una versione vecchia del software CATIA e l'azienda francese Dassault Aviation l'ultima versione. Così quando si mettono insieme le due metà dell'aereo, i software non coincidono e le connessioni interne risultano impossibili. Perfino i cavi sono incompatibili, e vanno tutti sostituiti. La "disattenzione" costa moltissimo - anche se nessuno poi volle quantificarla - e ritarda il programma di un anno.

1998, l'osservazione del cima su Marte ed i problemi di misurazioni. Due navicelle spaziali, il Mars Climate Orbiter e il Mars Polar Lander fanno parte di un programma per studiare il clima ed il tempo atmosferico sul pianeta rosso. Per un problema di navigazione in Lander vola troppo basso e venne distrutto: tutta colpa di due diversi sistemi di misurazione usati sulla sonda.

2004, EDS e (CSA) l'agenzia per il sostegno ai bambini. Per colpa dell'introduzione di un nuovo sistema informatico durante la ristrutturazione della CSA (l'agenzia per il sostegno dei bambini) britannica quasi due milioni di persone vengono pagate in eccesso dal gigante di servizi commerciali EDS, mentre 700mila ricevono pagamenti inferiori a quelli dovuti. Risultato: il collasso dell'agenzia e un costo per i contribuenti pari a miliardi di euro.

1999-2000, il baco del millennio. Quando scatta la mezzanotte, il 31 dicembre 1999 l'annunciato disastro in realtà non arriva. Ma il Millennium Bug si piazza in classifica per la quantità di denaro spesa per anticipare il danno: oltre 500 miliardi di euro.

2006, laptop esplosivi. Il caso più eclatante fu quello della Dell, quando un portatile dell'azienda prese fuoco nel bel mezzo di una fiera, davanti a telecamere e macchine fotografice e un nutrito pubblico. Ma il problema dei laptop che prendevano fuoco si estese velocemente. La colpa fu data alle batterie difettose e ne vennero ritirate oltre quattro milioni. Il caso toccò anche Ipod e Macbook.

1999, Siemens ed i passaporti britannici. Nell'estate di quell'anno mezzo milione di cittadini britannici non ricevono il loro passaporto in tempo per colpa di un sistema computerizzato Siemens non sufficientemente testato. Centinaia di persone non possono andare in vacanza e il governo è costretto a pagare milioni di sterline in risarcimenti.

2007, aeroporto di Los Angeles in tilt. Ancora una volta per colpa di un software 17mila voli rimangono a terra allo scalo aereo di Los Angeles. Tutto per una "card" di rete che invece di spegnersi continua ad immettere dati sbagliati all'interno del sistema. Il sistema va in tilt e nessuno può entrare o uscire dallo scalo per otto ore.