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martedì 22 gennaio 2008

.....una nuova testimonianza

Maurizio Pallante, Esperto in ingegneria ambientale ....


giovedì 17 gennaio 2008

Relazione Pericolosità Inceneritori

a cura dell' ISDE ( Associazione Medici per l'Ambiente )




mercoledì 16 gennaio 2008

....e l'alternativa? 1)Trattamento meccanico-biologico !

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il trattamento meccanico-biologico (TMB) è una tecnologia di trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati che sfrutta l'abbinamento di processi meccanici a processi biologici quali la digestione anaerobica e il compostaggio. Appositi macchinari separano la frazione umidafrazione secca (carta, plastica, vetro, inerti ecc.); quest'ultima frazione può essere in parte riciclata oppure usata per produrre combustibile derivato dai rifiuti (l'organico da bioessicare) dalla (CDR) rimuovendo i materiali incombustibili.

Grande rilievo sta assumendo anche in Italia la produzione di biostabilizzato dai rifiuti solidi urbani: tale frazione organica, ottenuta attraverso trattamento meccanico-biologico (TMB) di rifiuti indifferenziati, è caratterizzata da una fermentescibilità ridotta fino al 90% che la rende particolarmente adatta a varie applicazioni volte al recupero ambientale, paesaggistico e alla copertura giornaliera di discariche senza avere emissioni di metano (che è anche un gas serraCO2). circa 21 volte più dannoso, se liberato in atmosfera tal quale, della

Schematicamente un impianto che produce biostabilizzato da rifiuti prevede dapprima la vagliatura con separazione di una parte grossolana e poco fermentescibile, costituita ad esempio da carta, cartone, plastica, metalli, vetro ecc., e di una parte ricca di sostanza organica e altamente fermentescibile. La frazione biochimicamente inerte viene avviata allo smaltimento/riciclo mentre la sostanza organica viene sottoposta ad abbattimento del contenuto organico e a trattamento biologico atto ad accelerare la fermentazione e produrre quindi materiale finale a bassa fermentescibilità. In tal modo si recupera biogas ed è anche possibile ricavare eventualmente del CDR.

Tali impianti ad alta tecnologia sfruttano sistemi automatici di classificazione dei materiali: una tecnologia adottata è quella della spettrografia nel vicino infrarosso che ad esempio permette ad un computer di individuare le diverse tipologie di plastiche e di comandare un sistema di getti d'aria compressa per la separazione.

Parte meccanica

Impianto per il recupero di materiali a umido.

Impianto per il recupero di materiali a umido.

La parte meccanica del TMB viene riferita a una fase di separazione e classificazione dei vari componenti dei rifiuti utilizzando dei sistemi meccanici automatizzati. In questo modo dalla massa dei rifiuti vengono rimossi i componenti riciclabili, come carta, metalli, plastiche e vetro, e altri componenti destinabili solamente in discarica. Tipicamente vengono sfruttati nastri trasportatori, magneti industriali, separatori galvanici a corrente parassita, vagli a tamburo, macchine spezzettatrici e altre apparecchiature appropriate.

Alcune recenti tecnologie integrate, come la tecnologia relativa al processo ArrowBio, sfruttano direttamente l'utilizzo di impianti veri e propri specializzati nel recupero di materiali a umido e lavaggio della frazione riciclabile dei rifiuti.[1] Il trattamento meccanico-biologico può anche, tramite processi alternativi, produrre combustibile derivato dai rifiuti. Il CDR, generalmente costituito da materie plastiche e sostanze organiche biodegradabili, può essere utilizzato da impianti quali i cementifici e quelli atti alla produzione di energia.

Parte biologica

Digestori anaerobici UASB a doppio stadio.
Digestori anaerobici UASB a doppio stadio.

La parte biologica del TMB è riferita ai processi di compostaggio e di digestione anaerobica.

La digestione anaerobica provoca la scissione biochimica della componente biodegradabile dei rifiuti tramite l'azione di microrganismi in condizione di anaerobiosi. Vengono prodotti biogascombustibile e un digestato solido che può essere sfruttato per migliorare le proprietà agricole del suolo. Alcuni processi condotti in mezzo acquoso permettono di ottenere un alto rendimento in biogas. utilizzabile quale

Il compostaggio implica invece il trattamento della componente organica con microrganismi aerobici. In queste condizioni ossidative si ha formazione di anidride carbonica e compost. Utilizzando il solo compostaggio quindi non si ha il vantaggio di produrre energia verde (biogas) dalla frazione biodegradabile dei rifiuti.

Alcuni sistemi, come quello UR-3R, utilizzano invece sia una fase di digestione anaerobica parziale che una fase secondaria di compostaggio.[2]

Sfruttando la digestione anaerobica o il compostaggio della frazione biodegradabile, il trattamento dei rifiuti tramite TMB permette di ridurre le emissioni di gas serra.

Impianto tipo

Si approfondisce il funzionamento di un impianto tipo con un ingresso di 100.000 t/a di rifiuti urbani residui di una raccolta differenziata efficiente, sulla base dei dati del documento citato Gestione dei rifiuti a freddo, elaborato sulla base dell'esperienza tedesca.

Il pretrattamento elimina i rifiuti ingombranti non riciclabili e tritura il resto, con aggiunta di acqua.

La separazione fornisce:

  • Grazie a un sistema ottico-elettronico che li riconosce e smista con degli eiettoriimballaggi in plastica densa (HDPE, PET) di qualità, riciclabili quanto il differenziato e quindi di alto valore commerciale, per circa 2.000 t/a, oltre a circa 2.500 t/a di altri tipi di plastica densa. pneumatici,
  • Con dei separatori a corrente d'aria, miscela di carta e cartone (10.300 t/a) e pellicole di plastica (5.700 t/a). Il valore commerciale è basso, però si possono separare le due componenti a umido, e quindi usare la carta nel successivo compostaggio oppure venderla a una cartiera, mentre le pellicole possono essere riciclate (sotto-riciclaggio). In alternativa, possono essere conferiti in discarica o inceneriti.
  • Con un ulteriore sistema ottico-elettronico, sopravvaglio (80 – 200 mm) pesante, da cui si può recuperare il vetro (almeno il 60% di quello presente; 1.500 t/a circa).
  • Con magneti, materiali ferrosi per 1.530 t/a leggermente contaminati da materiale organico (nessun problema per il riciclo).
  • Con due separatori a mulino a vortice, metalli non ferrosi per 2.000 t/a.

I liquidi rimasti (63.000 t/a di cui 18.000 t/a di acqua aggiunta nella fase precedente, recuperabile per il compostaggio) sono sottoposti a digestione anaerobica, con un processo efficiente grazie alla precedente pulizia del materiale. Il processo dura quattro settimane in un ambiente chiuso (degradazione intensiva), più altre dieci in un'area coperta, e comporta una riduzione in peso di circa il 40%, soprattutto per l'evaporazione dell'acqua, e in parte per la degradazione dell'organico in anidride carbonica. Si ottengono 3700 t/a di biogas, 18.000 di acqua da trattamento, 3.000 di sabbia, 35.000 di materiale da avviare al compostaggio finale. Il biogas permette di produrre circa 80–100 kWh di elettricità e 100–180 kWh di calore per tonnellata di rifiuti totali in ingresso (supponendo una raccolta differenziata efficiente). La maggior parte dell'energia è usata nell'impianto stesso, il cui bilancio energetico è neutro o leggermente positivo (si può aumentare il recupero energetico a scapito del recupero di materiale, ma questo non ha convenienza né economica né ambientale).

Alla fine del processo di separazione, non solo si sono recuperati dei materiali utili (riducendo le esigenze energetiche dell'impianto), ma si sono anche eliminate sostanze che in discarica costituiscono un notevole problema (nel caso del biogas, per l'effetto serra; negli altri, per l'inquinamento a lungo termine o la percolazione). A questo punto si hanno circa 27.000 t/a di materiale prevalentemente organico che può essere conferito senza problemi in discarica in ottemperanza alle leggi più recenti. Tuttavia, è conveniente selezionare un'ulteriore parte di circa 7.000 t/a a maggiore concentrazione organica e con ridotta contaminazione di metalli pesanti, che può fungere da compost di qualità inferiore. L'ammendante ottenuto, non derivando da raccolta differenziata, è di qualità inferiore in quanto può contenere piccole tracce di altri rifiuti che gli impianti non riescono a separare, e non può pertanto essere usato nel settore agricolo, ma è utile per reintegrare nutrienti nei suoli (sequestrando anidride carbonica, fra l'altro).

Le rimanenti 20.000 t/a vanno conferite in discarica, insieme a una certa quantità di sabbia dal digestore e rifiuti ingombranti non riciclabili, tolti all'inizio, per un totale di circa 24.000 t/a (meno di un quarto del peso iniziale) o quasi 30.000 se non si trova impiego per la pellicola di plastica.


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martedì 8 gennaio 2008

...aspettando gli inceneritori

Democrazia Diretta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La democrazia diretta è una forma di democrazia nella quale il membro del popolo non è obbligato a delegare il proprio potere politico, ma può sempre avere la possibilità di proporre e votare direttamente le leggi mantenendo soprattutto la possibilità decisiva di modificare direttamente le regole del gioco (la costituzione). La democrazia diretta è stata la prima forma di un governo democratico, affermatosi nel V secolo a.C. ad Atene.
La Svizzera è l'unico stato che applica la democrazia diretta a livello nazionale, cantonale e comunale. Il popolo può bloccare una legge o una modifica della costituzione deciso dal parlamento tramite referendum o può imporre un cambiamento legislativo o costituzionale tramite un'iniziativa popolare. In due cantoni svizzeri, Canton Appenzello Interno e Glarona, la votazione avviene in modo tradizionale tramite alzata di mano (Landsgemeinde), altrove il voto viene espresso al seggio o per corrispondenza. Comunque esistono istituti di democrazia diretta in quasi tutte le democrazie moderne, anche se perlopiù sono fortemente limitati dai rispettivi governi o parlamenti.
Uno strumento di democrazia diretta che sta affermandosi nella nostra cultura è il bilancio partecipativo dall'esperienza di Porto Alegre in Brasile. La democrazia diretta venne anche utilizzata nelle assemblee decisive del Sessantotto.
Fra i sostenitori della democrazia diretta vi sono sicuramente gli anarchici del ramo socialista, che rifiutano la democrazia rappresentativa.
Le nuove tecnologie informatiche e di comunicazione potrebbero essere sfruttate per nuove forme di democrazia diretta e-democracy (per esempio oggi è concepibile, almeno in Occidente, un referendum elettronico).

Un esempio pratico, la svizzera :

In Svizzera la democrazia ha sia forma diretta che rappresentativa. La fusione delle due forme non è una caratteristica unica della Svizzera ma rispetto agli altri paesi ciò è accentuato. I cittadini possono sia proporre leggi sia respingere leggi già approvate dal parlamento.
Sono presenti numerosi metodi per consultare il popolo, a seconda della questione:

  • Iniziativa popolare per la revisione totale della Costituzione federale. 100 000 aventi diritto di voto possono proporre la revisione totale della Costituzione e tale revisione è sottoposta al Popolo per approvazione.
  • Iniziativa popolare per la revisione parziale della Costituzione federale elaborata. 100 000 aventi diritto di voto possono chiedere la revisione parziale della Costituzione presentata in forma di progetto elaborato e tale revisione è sottoposta al voto del Popolo e dei Cantoni.
  • Iniziativa popolare per la revisione parziale della Costituzione federale generica (sostanzialmente si obbliga i rappresentanti a legiferare su un dato argomento secondo principi generici). 100 000 aventi diritto di voto possono chiedere la revisione parziale della Costituzione in forma di proposta generica e tale revisione, se respinta dai rappresentanti, è sottoposta al voto del Popolo. Se approvata i rappresentanti elaborano il progetto proposto dall'iniziativa.
  • Referendum obbligatorio. Devono essere approvate dal voto del Popolo e dei Cantoni le modifiche della Costituzione, l’adesione a organizzazioni di sicurezza collettiva o a comunità sopranazionali e le leggi federali dichiarate urgenti (prive di base costituzionale e con durata di validità superiore a un anno). Devono essere approvate dal Popolo le iniziative popolari per la revisione totale della Costituzione, le iniziative popolari per la revisione parziale della Costituzione presentate in forma di proposta generica e respinte dai rappresentanti ed il principio di una revisione totale della Costituzione in caso di disaccordo fra i due rami del parlamento.
  • Referendum facoltativo. Se 50 000 aventi diritto di voto o otto Cantoni (repubbliche federate della Svizzera) ne fanno richiesta sono sottoposti al voto del Popolo: le leggi federali, le leggi federali dichiarate urgenti (con durata di validità superiore a un anno), i decreti federali, i trattati internazionali.

La popolazione votante si aggira intorno al 40%. Per aumentare questo numero si sta sperimentando l’uso del voto elettronico.
In Svizzera, come in tutti i paesi democratici, i cittadini eleggono i propri rappresentanti. Ma la Svizzera dà ai cittadini anche la possibilità di partecipare direttamente al processo decisionale. Benché la democrazia diretta non sia una prerogativa unica della Svizzera, il sistema svizzero è probabilmente il più ampio nel mondo. I cittadini svizzeri possono sia fare proposte legislative, sia respingere la legislazione già approvata dal Parlamento. L'unico caso in cui il Parlamento può agire contro questo diritto è se la proposta legislativa è anticostituzionale o se viola il diritto internazionale.
Se gli elettori (di solito un gruppo di interesse) raccolgono 100.000 firme a favore di una determinata iniziativa, la questione deve essere sottoposta ad una votazione in tutto il paese. In teoria, un'iniziativa può trattare solo temi di carattere istituzionale, ma in pratica sono tenute su questioni molto diverse. Di recente sono state lanciate iniziative su questioni quali i tagli alle spese militari (respinta) e la limitazione della popolazione straniera al 18% (respinta). Iniziative più "originali" hanno riguardato una semplificazione della procedura per l'apertura delle case da gioco (accolta) e il divieto della produzione e della vendita dell'assenzio (accolta).
La prima iniziativa lanciata con il sistema attuale, per la quale si votò nel 1893, chiedeva che fosse vietato il metodo ebraico di macellazione senza lo stordimento iniziale dell'animale. Passò, contro il parere del Parlamento.Gli svizzeri usano il termine "referendum" per indicare una votazione popolare indetta per opporsi ad un testo legislativo già approvato dall'Assemblea federale. Se una persona o un gruppo contrario al testo legislativo proposto riesce a raccogliere 50.000 firme entro 100 giorni dalla sua data di pubblicazione ufficiale, gli elettori saranno chiamati a decidere. Nella maggior parte dei casi un referendum è indetto solo se coloro che hanno un interesse particolare per la questione riescono a raccogliere un numero sufficiente di firme. Tuttavia, le autorità sono tenute ad indire un referendum se la legge proposta riguarda un emendamento costituzionale o la firma di un importante accordo internazionale senza possibilità di recesso.

Il popolo svizzero è chiamato a votare circa quattro volte all'anno su una ventina di questioni di importanza nazionale. Ci possono essere anche più referendum ed/od iniziative a livello cantonale e comunale, su questioni prettamente locali come l'acquisto di quadri particolari per il museo municipale, l'orario di apertura dei negozi, una modifica della destinazione d'uso di un terreno. Le autorità locali cercano di far coincidere le proprie votazioni con quelle nazionali, in modo da non chiamare gli elettori alle urne troppo spesso.Alcune votazioni sono chiare e comprensibili ed interessano la gente perché riguardano la loro città, il loro lavoro o i loro figli. Altre volte il quesito non è così chiaro e gli elettori non sono sicuri dell’influsso che potrebbe avere sulla loro vita quotidiana. Molti, nel dubbio, votano NO. Solo la metà delle proposte dei referendum e solo un decimo di quelle delle iniziative popolari sono approvate dagli elettori. La partecipazione al voto di solito è intorno al 40%. Si sta ora considerando la sperimentazione del voto per via elettronica, con la speranza di incrementare in questo modo la partecipazione.Anche se un’iniziativa non è approvata, il dibattito che ne deriva costituisce un importante contributo alla vita politica, è può spesso cambiare gli atteggiamenti a lungo termine.